Lucia Biagi

Lucia Biagi è una fumettista e illustratrice dallo stile narrativo essenziale e profondo, capace di intrecciare storie corali e tematiche contemporanee con un forte impatto visivo. Nata a Pisa nel 1980, ha esordito con Pets (Kappa Edizioni, 2009) e ha proseguito con opere come Japanize Me (Zandegù, 2014), Punto di fuga (Diabolo Edizioni, 2014) e Misdirection (Eris Edizioni, 2017). Il suo più recente graphic novel, The Cyan’s Anthem (Eris Edizioni, 2023), esplora il passaggio dall’adolescenza all’età adulta attraverso una narrazione corale e l’uso innovativo del colore come strumento espressivo e simbolico.

La sua poetica si distingue per una palette cromatica essenziale ma evocativa: la bicromia e le tonalità primarie diventano linguaggio emotivo, capaci di restituire tensioni, atmosfere e dinamiche interiori. Nei suoi racconti, la realtà si fonde con una dimensione psicologica e intima, costruendo universi narrativi attraversati da sensibilità e introspezione. Tra le sue principali influenze cita Urasawa, Asano e Daniel Clowes, insieme alla letteratura di Stephen King e Donna Tartt.

Appassionata lettrice di fumetti sin da bambina, il suo percorso artistico nasce da una scelta coraggiosa. Studia e si laurea in ingegneria informatica a Pisa e, parallelamente, frequenta un corso di fumetto a Bologna dove incontra Vanna Vinci. Il rapporto con l’autrice de La bambina filosofica segna un punto di svolta nella vita di Lucia Biagi, che trova così la sua vera strada: il fumetto. La imbocca senza indugi e vi ritrova un amico d’infanzia: Tuono Pettinato già affermato fumettista, che la accompagna in un vivace apprendistato tra fiere, mostre, fumetterie e concorsi, aprendole le porte del mondo professionale.

Oltre alla carriera di autrice, Lucia Biagi è una figura attiva nel panorama del fumetto indipendente italiano. Vive a Torino, dove gestisce la fumetteria «Belleville Comics», punto di riferimento per la scena autoriale e luogo di incontro per artisti ed editori. Crede profondamente nell’importanza dell’autoproduzione e della sperimentazione, valori che promuove anche attraverso collaborazioni con collettivi come «Moleste».

A Novalia porta la sua esperienza di autrice e narratrice visiva con un metodo che valorizza l’indipendenza creativa. «Fare fumetti è una tale fatica che bisogna nutrire un amore incondizionato per questo linguaggio; sentirlo come una necessità inderogabile dell’anima», afferma con ironica lucidità. «Il fumetto è un linguaggio complesso, con regole e meccanismi specifici: occorre introdurlo agli studenti con gradualità e, possibilmente, con leggerezza».

Lucia Biagi traduce questa visione in un approccio didattico che parte dai fumetti preferiti di ciascuno studente e prosegue con brainstorming di classe per liberare il flusso creativo senza troppe regole. Infine approda alla ricerca della sintesi grafica di personaggi, espressioni e ambientazioni attraverso l’esercizio della pulizia del segno, stimolando a sottrarre più che ad aggiungere.

Punto di riferimento costante del suo corso è la trilogia teorica di Scott McCloud (Capire il fumetto, Fare il fumetto, Reinventare il fumetto), che Biagi considera un manuale imprescindibile: «una lezione sul fumetto che utilizza il fumetto stesso per insegnare a raccontare».

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