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FOTOGRAFIA
Il conformismo uccide la creatività e finisce per annientare l’uomo.
Oliviero Toscani *
Il corso di Fotografia inizia al secondo anno, quando lo studente ha già maturato metodi di narrazione visiva, riconosciuto le proprie attitudini e avviato la ricerca di uno stile personale. La fotografia integra così un processo di formazione artistica trasversale e la completa attraverso lo studio del potenziale – spesso frainteso – di un medium tanto diffuso quanto complesso. Affiancato da fotografi professionisti, ogni allievo impara a conoscere le componenti e il funzionamento della fotocamera, i principi che governano le tecniche di ripresa, i generi fotografici e i fondamenti di post‑produzione. L’itinerario pratico‑sperimentale e concettuale, in sinergia con le altre discipline del percorso accademico, forma solide basi teoriche, tecniche e linguistiche per ideare, progettare e realizzare corpus d’immagini originali e coerenti. Lavorando su progetti concreti, lo studente mette a fuoco una visione esclusiva e costruisce un portfolio capace di illuminare il proprio futuro nei contesti artistici, culturali e della comunicazione.
* tratto dal libro Non sono obiettivo, Feltrinelli, Milano, 2001
LE FASI DEL PROCESSO FORMATIVO-CREATIVO
La struttura formativa del percorso accademico rappresenta un mindset dinamico, in cui le varie fasi sono tra loro complementari e integrate. L’apprendimento si sviluppa attraverso livelli progressivi di approfondimento, complessità e crescita delle competenze, plasmando un’identità artistica matura e un approccio rigoroso e professionale.
Il percorso inizia con un’esplorazione della fotografia come linguaggio espressivo e documento storico-sociale. Attraverso la lettura guidata delle opere dei grandi fotografi, lo studente impara a decodificare i codici estetici e narrativi che sorreggono ogni immagine significativa.
I docenti accompagnano la classe nell’interpretazione dei principali generi – ritratto, paesaggio, still life, reportage, fotografia concettuale e sperimentale – e sottogeneri fotografici – dalla street photography al glamour, dal fotogiornalismo alla “macro” naturalistica, dallo still promozionale alla deadpan photography – mostrando come inquadratura, profondità di campo, tempo di esposizione e composizione incidano sulla lettura e sull’impatto emotivo dello scatto.
Uscite didattiche a mostre ed eventi fotografici completano la teoria, offrendo un confronto diretto con il panorama contemporaneo. L’integrazione con il corso di Storia dell’Arte amplia la prospettiva culturale, collocando la fotografia nel più ampio contesto della cultura dell’immagine e favorendo connessioni interdisciplinari che nutrono lo sguardo critico dello studente.
Questa fase di alfabetizzazione visiva è essenziale per superare la mera fascinazione tecnica e sviluppare quella capacità di vedere che precede e informa ogni scatto significativo.
Il processo ideativo stimola gli studenti a trasformare le conoscenze acquisite in un concept fotografico personale. A partire da un tema comune proposto dal docente, ogni allievo esplora il proprio immaginario e articola un’idea originale che rifletta sensibilità e interessi individuali.
Il mentoring individuale accompagna l’elaborazione del concept, invitando lo studente a chiarire la trama da raccontare, a individuare l’approccio visivo più efficace e a definire gli elementi formali — luce, composizione, punto di vista — che risulteranno determinanti per la riuscita del progetto.
Sessioni di brainstorming collettivo si alternano a momenti di riflessione personale, per innescare dinamiche di scambio e confronto che raffinano progressivamente il processo creativo. L’osservazione e l’analisi critica sono strumenti fondamentali di ricerca, per superare gli schemi emulativi.
Le competenze tecniche e narrative sviluppate nei corsi di Illustrazione, Fumetto e Digital Art offrono ulteriori risorse per strutturare progetti con una forte componente narrativa. Il docente stimola gli studenti a considerare le potenzialità del medium fotografico in dialogo con gli altri linguaggi visivi, preparando il terreno a sperimentazioni ibride che alimentano la successiva fase progettuale.
La fase di progettazione trasforma il concept in processo di sperimentazione: lo studente affina la comprensione delle tecniche fotografiche, le armonizza con la propria sensibilità artistica e imposta il flusso operativo strutturando un piano di lavoro metodico che guiderà ogni fase della realizzazione. Impara a redigere una shot‑list che definisce soggetti, location, finestre di luce, attrezzatura e modalità di ripresa adeguate a realizzare la propria indagine.
Il laboratorio tecnico trasmette le competenze fondamentali: dalla gestione della fotocamera – diaframma, tempi di scatto, ISO, bilanciamento del bianco – al controllo della luce naturale e artificiale, fino all’uso degli accessori. Attraverso esercitazioni pratiche, ogni allievo comprende come ogni variabile incida sul risultato espressivo e che la padronanza degli strumenti è innanzitutto al servizio dell’idea.
Il docente accompagna ciascuno studente nell’esplorazione del proprio linguaggio visivo, incoraggiando la sperimentazione di approcci diversi: dalla fotografia diretta e documentaria alla costruzione del set in studio, dall’uso della luce controllata alla valorizzazione dell’imprevisto e della spontaneità. La progettazione diventa così un laboratorio di possibilità, dove ogni scelta tecnica è valutata in funzione della sua efficacia comunicativa e della sua coerenza con il concept originario.
Feedback mirati aiutano ad affinare la visione, evidenziando punti di forza e aspetti da ricalibrare. In parallelo, le competenze di Digital Art sostengono la creazione di lookbook cromatici e la pianificazione della post‑produzione, integrando ideazione, ripresa ed editing in un processo organico e consapevole.
La fase esecutiva è il momento in cui competenze teoriche e progettuali si traducono nella realizzazione di un progetto fotografico personale, elaborato sulla base di un tema assegnato. Durante le sessioni di ripresa, guidate dal docente o condotte in autonomia, lo studente applica le proprie scelte tecniche, ma soprattutto allena lo sguardo a riconoscere quello che Cartier-Bresson definiva ‘momento decisivo’ – l’attimo irripetibile in cui forma e significato si fondono in perfetta sintesi. La fotografia diventa così esercizio di attesa, prontezza e decisione.
Che si tratti di street photography, ritratto, still life o fotografia naturalistica, l’allievo gestisce la relazione con il soggetto, la variabilità della luce e i vincoli ambientali, affinando non solo abilità tecniche ma anche soft skills basilari quali: adattabilità, comunicazione sul set, problem solving “on location”.
Le revisioni collettive sono tappe essenziali di crescita: i lavori vengono presentati, discussi, messi in relazione con gli obiettivi di partenza. Il dialogo con compagni e docenti sviluppa la capacità di autovalutarsi, ricalibrare il taglio visivo e far emergere una poetica personale.
La post-produzione è parte integrante del processo esecutivo. Lo studente applica i fondamenti dell’editing digitale – regolazione dell’esposizione, contrasto, saturazione, bilanciamento cromatico – per enfatizzare l’intento espressivo originario. Integrando le competenze acquisite nel corso di Digital Art, l’allievo diventa capace di gestire la creazione di preset e workflow coerenti con il proprio obiettivo.
Il risultato non è una semplice sequenza di scatti tecnicamente corretti, ma un corpus visivo che riflette una ricerca autoriale autentica e una consapevolezza espressiva matura.
L’ultima fase del percorso prepara lo studente a presentare il proprio lavoro in modo professionale, trasformando il progetto fotografico in un portfolio efficace. L’allievo impara a selezionare le immagini più significative, a sequenziarle in modo narrativamente efficace e a presentarle in formati adatti ai contesti di fruizione.
Il docente guida l’esplorazione delle diverse modalità di output – portfolio cartaceo, slideshow digitale, fotolibro, esposizione fisica o virtuale – e illustra come scelte di formato, supporto, stampa e impaginazione influenzino la percezione e l’impatto finale dell’opera. Parallelamente, lo studente affina lo storytelling verbale, imparando a presentare concept, processo creativo e scelte stilistiche a potenziali committenti, galleristi o editori.
Il confronto con gli ambienti professionali della fotografia contemporanea – editoria, pubblicità, gallerie, piattaforme digitali – offre una visione concreta delle opportunità lavorative. I docenti, forti della propria esperienza, indicano percorsi di specializzazione (fashion, reportage, still life, post‑produzione), tirocini sul campo, strategie di self‑promotion e aspetti legali / commerciali legati a copyright e liberatorie.
La trasversalità dell’approccio si manifesta pienamente in questa fase conclusiva: la fotografia diventa un medium documentativo ed espressivo che si integra con le altre competenze acquisite nell’intero percorso accademico, arricchendo il bagaglio culturale e strumentale dello studente e aprendo nuove possibilità di sperimentazione all’incrocio dei linguaggi visivi.
I DOCENTI

Francesca Cirilli

Vittorio Mortarotti
PARTNERSHIP DELL'ACCADEMIA
Al termine del triennio, i diplomati dell'Accademia Novalia dispongono di abilità professionali competitive che aprono le porte del mondo del lavoro. L’ingresso nei settori dove si praticano le arti visive, è agevolato dall’Accademia attraverso una fitta rete di relazioni con istituzioni e aziende protagonisti dell’editoria e dell’arte.
















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L'Accademia d'Arte Novalia, situata ad Alba, in provincia di Cuneo, è facilmente raggiungibile da Torino. Per ulteriori informazioni o curiosità contattaci ai nostri recapiti oppure tramite il form.
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